Neuroma di Morton: sconfiggere il dolore ai piedi con le terapie giuste

Neuroma di Morton: sconfiggere il dolore ai piedi con le terapie giuste

Il neuroma di Morton si ha quando un nervo nel piede diventa più grande e irritato. Ciò causa la formazione di tessuto cicatriziale fibroso intorno alla guaina del nervo, vicino alla sua separazione verso le dita dei piedi. Questo problema si verifica più spesso nel terzo spazio tra le dita dei piedi, ma può anche accadere tra il secondo e il terzo dito. Solo il 5% dei casi coinvolge il primo e l’ultimo spazio. Il neuroma di Morton è poco comune in entrambi i piedi o in più spazi dello stesso piede.

SINTOMATOLOGIA

neuroma-di-morton

Le dimensioni del neuroma di Morton non determinano la gravità dei sintomi: a volte un neuroma piccolo può causare dolori intensi, mentre uno più grande può essere asintomatico. I pazienti affetti da questa patologia avvertono un forte dolore e bruciore nell’avampiede, che può irradiarsi verso le dita o la caviglia. Spesso il dolore viene descritto come una scossa elettrica, soprattutto di notte, o come camminare con un sassolino sotto il piede. Il dolore si attenua quando si toglie la scarpa e si lascia il piede libero. Nel tempo, tuttavia, il dolore può diventare costante, sia quando il piede è sotto carico che a riposo.

CAUSE DEL NEUROMA DI MORTON

Ancora non si conoscono con precisione le cause che provocano l’insorgenza del neuroma di Morton, ma alcuni fattori ne favoriscono lo sviluppo. Ad esempio, è consigliabile evitare calzature con punta stretta o tacco troppo alto (oltre 3,5-4 cm), perché possono causare dolore anche in presenza di un neuroma di piccole dimensioni. Inoltre, un tacco troppo alto può sovraccaricare i metatarsi, aggravando la situazione. Altri fattori scatenanti possono dipendere dalla conformazione del piede: i piedi piatti o cavi, ad esempio, sono più predisposti a sviluppare questo tipo di patologia. Per gli sportivi, soprattutto per i runners, è importante evitare di allenarsi su terreni troppo rigidi, per non sottoporre il piede a continui microtraumi.

DIAGNOSI DEL NEUROMA DI MORTON

La diagnosi del neuroma di Morton può essere difficile da effettuare. Spesso, le indagini strumentali sono utili per escludere altre patologie che possono causare sintomi simili come metatarsalgia, alluce valgo o rigido. Lo specialista può richiedere una radiografia per visualizzare la struttura ossea del piede, un’ecografia o una risonanza magnetica per osservare i tessuti molli. Tuttavia, poiché alcune patologie possono causare sintomi simili, questi esami possono rilevare la presenza di cisti o borsiti che comprimono il nervo interdigitale, senza individuare un neuroma di Morton. In tal caso, è necessario eliminare la causa della compressione e non intervenire per un neuroma inesistente.

Unisciti al nostro canale Telegram per rimanere sempre aggiornato

CURA DEL NEUROMA DI MORTON

Per trattare il neuroma di Morton, esistono due tipi di terapie: conservativa e chirurgica. La terapia conservativa si utilizza soprattutto nelle prime fasi della malattia e prevede l’assunzione di farmaci antinfiammatori e antiedemigeni per ridurre il gonfiore e il dolore. Inoltre, può essere utile l’utilizzo di plantari ortopedici su misura per correggere la postura del piede e alleviare la pressione sui nervi. È importante anche indossare calzature con la pianta comoda e la punta arrotondata. Se la terapia conservativa non è sufficiente, si può procedere con le infiltrazioni di cortisone e anestetico per ridurre la compressione del nervo. Tuttavia, è necessario fare attenzione agli effetti collaterali del cortisone e far passare almeno sei mesi tra una seduta e la successiva. Se queste terapie non danno risultati, si può optare per il trattamento chirurgico.

IL TRATTAMENTO CHIRURGICO

Se il dolore al neuroma di Morton non migliora con le terapie conservative, è possibile ricorrere all’intervento chirurgico. In caso di patologia iniziale, si può optare per la rimozione del tessuto cicatriziale che circonda il nervo attraverso un’operazione endoscopica. In questo modo, il nervo non viene rimosso, ma viene ripulito, alleviando il dolore.

Se il neuroma è più grande (circa 10 mm), può essere necessario procedere con una neurectomia, ovvero l’asportazione del nervo interdigitale. Il paziente non perderà la mobilità delle dita ma solo la sensibilità cutanea, che si recupererà in alcuni anni. Dopo l’intervento, si dovrà indossare una calzatura speciale per scaricare l’avampiede per alcune settimane, mentre la guarigione completa richiederà circa un mese. Le complicanze sono rare, ma esiste la possibilità che la patologia si sviluppi nuovamente.

talus

Condividi questo post

Comments (3)

  • Luigia rispondere

    Soffro da 2 anni di neuroma di morton che mi fa gonfiare anche la caviglia e il piede bruciore ho fatto dei cicli di infiltrazioni ma nessun risultato

    17 Settembre 2016 a 23:08
  • Ila rispondere

    Io ho 30 anni ma ho presente questo neuroma ho risolto con i plantari e scarpe comode mai strette d’avanti!

    19 Aprile 2021 a 15:12
  • Barbara Bossi rispondere

    Mi è venuto 20anni fa, ho messo i plantari ortopedici e ho risolto il problema. Se non li uso, il dolore riaffiora

    21 Gennaio 2024 a 9:59

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *